
La legge 92 del 20 agosto del 2019 introduzione all’insegnamento, determina che, per 33 ore curricolari all’interno delle scuole, è necessario organizzare una didattica per contribuire a formare cittadini responsabili e a realizzare attività che promuovano la partecipazione piena e consapevole alla vita civica culturale e sociale della collettività nel rispetto delle regole dei diritti e dei doveri.
Come sempre, possono esserci modi differenti per interpretare la medesima notizia.
In questo caso, l’obbligatorietà, può essere vissuta come un nuovo problema organizzativo della didattica, oppure come l’impiccio di una valutazione trasversale, o ancora come il limite di non avere insegnante di riferimento o il dubbio sulla competenza di chi sarà scelto per formare bambini e ragazzi su queste delicate tematiche.
C’è invece una prospettiva con cui si può pensare che sia una soluzione didattica di tipo inclusivo e partecipato, un modo per favorire lo scambio attivo e collaborativo con le famiglie e proattivo con gli studenti. In cui istituzioni territoriali, Scuola e privato sociale, possano trovarsi parte unica nel condurre un meraviglioso gioco educativo.
Alla fine è sempre la scelta di come si vuole interpretare una notizia che può fare la differenza.
Ti raccontiamo come, per noi, questo insegnamento obbligatorio, può diventare una nuova opportunità di evoluzione educativa dei sistemi comunitari territoriali.
Partecipa gratuitamente ad uno degli incontri di partecipazione.
Solo 3 serate con 15 posti disponibili per ogni incontro.
L’incontro, della durata di 40 Minuti, prenderà in considerazione i seguenti temi:
- cittadinanza responsabile e scuola
- 33 ore da dovere programmare
- trasformare un obbligo in opportunità
- La call for Community con scadenza il 31 maggio
In questo caso, l’obbligatorietà, può essere vissuta come un nuovo problema organizzativo della didattica, oppure come l’impiccio di una valutazione trasversale, o ancora come il limite di non avere insegnante di riferimento o il dubbio sulla competenza di chi sarà scelto per formare bambini e ragazzi su queste delicate tematiche.
Solo 3 serate con 15 posti disponibili per ogni incontro.